Come Scegliere Un Conto Deposito

Come abbiamo visto in un articolo precedente, un Conto Deposito è una sorta di conto corrente bancario, anche se ha delle funzioni più limitate: offre interessi maggiori rispetto ad uno tradizionale e di solito (ma non sempre) non ha costi di gestione e mantenimento.

I Conti Deposito offerti da banche italiane sono protetti dal “Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi” che garantisce i depositi fino a 100.000 Euro. Dal canto loro, le filiali italiane delle banche comunitarie possono decidere se aderire a questo Fondo, in quanto non sono obbligate a farlo. Quindi, per il risparmiatore, sarebbe prima opportuno controllare se vi aderiscano o meno; l’adesione, in questo caso, va ad integrare il sistema di tutela vigente nello stato di appartenenza della banca.

come scegliere un conto deposito

Come abbiamo visto, decidere di investire in Conti Deposito potrebbe rappresentare un’opportunità interessante per quei risparmiatori che hanno liquidità in eccesso rispetto alle proprie esigenze e intendano “parcheggiarla” in strumenti con bassissima percentuale di rischio e che possono garantire un buon rendimento, che spesso è anche superiore a quello offerto da alcune obbligazioni. I Conti Deposito possono essere liberi o vincolati. Con i primi, sarà sempre possibile prelevare denaro. Nei secondi, se invece si preleverà del denaro prima della scadenza….si dovrà pagare una penale (ma si possono anche ricevere interessi ridotti!). I conti deposito vincolati, però, offrono interessi maggiori rispetto a quelli liberi e crescono proporzionalmente al crescere del vincolo.

 



Criteri di Scelta

Quando si decide di investire in propri risparmi in un Conto Deposito, così come per qualsiasi altro strumento finanziario, entreranno in gioco delle variabili soggettive complesse che meriterebbero un approfondimento a parte.

Tuttavia, il fattore più importante da considerare è sicuramente il Taeg. Questo dato, infatti, è costituito da tutte le informazioni necessarie a valutare e comparare il contratto con gli altri offerti dal mercato, perché contiene tutti i costi legati alla vita del conto.

Nello specifico, il Taeg è il Tasso Annuo Effettivo Netto e tiene conto di altri elementi: il primo è il Tan (Tasso Annuo Nominale), cioè quello solitamente utilizzato per pubblicizzare il conto; tutte le spese accessorie, come quelle di ingresso, mantenimento, liquidazione, quelle per la produzione e l’invio di documentazione varia; le ritenute fiscali e l’imposta di bollo; la presenza di tassi civetta; il tipo di capitalizzazione degli interessi. In particolare:

  • Tassi Civetta – Sono quelli tipicamente offerti nei periodi di promozione. Sono generalmente quelli più allettanti per l’investitore, anche se poi tendono ad abbassarsi (anche di molto) quando le condizioni del contratto andranno “a regime”.
  • Capitalizzazione degli Interessi – Questi si hanno quando gli interessi verranno versati sul conto anticipatamente, in itinere o posticipatamente. Nei primi due casi, verranno reinvestiti rendendo però il Taeg più elevato (a parità delle altre condizioni).

Nello specifico, la liquidazione in itinere viene offerta ai conti deposito non vincolati: in questo caso, gli interessi verranno versati sul conto alla scadenza di periodi prestabiliti e, a loro volta, matureranno altri interessi. La liquidazione anticipata e posticipata riguardano invece i conti deposito vincolati. La liquidazione anticipata viene di solito offerta quando esistono vincoli di breve durata, ma anche per quei contratti in cui i tassi non sono particolarmente alti. Questa è preferibile nei casi in cui si pensa di poter avere bisogno della somma investita (o di parte di essa), prima della scadenza del vincolo. La liquidazione posticipata viene di solito offerta per vincoli più lunghi ed è spesso caratterizzata da tassi di interesse più alti. Questa opzione è preferibile quando si è certi di poter lasciare la somma investita per tutto il tempo stabilito dal vincolo.

Costi Della Penale per un conto vincolato

Una delle domande cui dovete sempre conoscere la risposta è “Quanto tempo dovrò lasciare investiti i miei soldi?” Ciò significa una cosa ben precisa: per quanto tempo pensate di non aver bisogno di quei soldi? Come abbiamo visto, un conto deposito non vincolato non avrà di questi problemi in quanto, per contratto, si potrà prelevare il denaro quando lo si desidera e senza pagare delle penali. Al contrario, per un conto vincolato, avrete sì interessi maggiori e in crescita con l’allungarsi del vincolo, ma sarete anche soggetto ad importanti penalizzazioni nel caso vogliate estinguere l’investimento prima del tempo stabilito! Quindi, per evitare di pagare una penale o vedere il tasso d’interesse ridursi, sarebbe opportuno capire in anticipo quali possano essere i propri bisogni finanziari futuri così da operare le scelte d’investimento migliori.




 

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