I Migliori Etf Tech Del 2018

Quali sono i migliori ETF del settore tech? Perché conviene puntare su questa industria? Vediamo di rispondere a queste domande. Ad oggi, sono davvero pochissimi i portafogli azionari in cui non sia presente almeno una titolo del settore tecnologico. E se non lo avete, sappiate che non state facendo una mossa saggia! Si tratta infatti del settore più performante del S&P 500 quest’anno. Come settore più grande per capitalizzazione di mercato negli Stati Uniti, è decisamente difficile da evitare per gli investitori.

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L’impatto del settore sul mercato azionario statunitense è innegabile. Ognuna delle quattro maggiori società americane con il più alto valore di mercato, tra cui Apple Inc. (NASDAQ: AAPL), Alphabet Inc (NASDAQ: GOOG NASDAQ: GOOGL) e Microsoft Corporation (NASDAQ: MSFT) sono titoli tech.

E in modo prevedibile, il mondo degli ETF riflette l’interesse degli investitori per le azioni tecnologiche. Diverse dozzine di ETF sono fondi dedicati o molto vicino ad essere un fondo esclusivo di questo settore: fra i nomi più “venerati” in questo gruppo vi sono il settore SPDR (NYSEARCA: XLK) e il PowerShares QQQ (NASDAQ: QQQ).

I Migliori ETF Del Settore Tech nel 2018

Tuttavia, anche se non vi sono garanzie che il settore tech sarà rialzista anche nel 2018, è pieno di catalizzatori che lo posizionano bene per un altro anno al top. A questo proposito, oggi vi elencherò alcuni dei migliori ETF tecnologici che nel 2018 potrebbero premiare ogni tipo di investitore, dai più conservatori agli amanti del rischio.

1. Fidelity MSCI Information Tech ETF (NYSEARCA: FTEC)

  • Spese: 0.084% all’anno, ovvero $ 8,40 su $ 10.000 investiti

Si tratta dell’ETF del settore tech meno costoso negli Stati Uniti. A parte le sue basse spese, FTEC è conosciuto anche per avere una delle più grandi esposizioni in Apple (13,6%). Con $ 1,1 miliardi di patrimonio gestito, FTEC è anche il più grande ETF del sotto-settore “Fidelity”.

Questo fondo detiene 360 azioni, con alcune esposizioni a piccoli brand tecnologici. Tuttavia, il fondo è dominato da titoli mega-caps come Apple e Alphabet.

2. First Trust Cloud Computing ETF (NASDAQ: SKYY)

  • Spese: 0,6% annuale

Fra i migliori ETF, questo è sicuramente il più rappresentativo delle società che operano nel cloud computing. Quando debuttò più di sei anni fa, SKYY fu criticato da Wall Street, in quanto considerato troppo di “nicchia”. Oggi, invece, il cloud computing è uno dei segmenti più in crescita del settore tecnologico.

Con 1,1 miliardi di dollari di attività in gestione, si tratta del fondo più grande del sotto-settore “cloud”. E, ancora oggi, ha pochissimi fondi concorrenti che possono impensierirlo, anche grazie alla particolarità del business in cui opera.

A prima vista, SKYY non sembra essere un ETF per gli investitori a lungo termine. Ma le statistiche ci dicono un’altra storia. Il cloud computing dovrebbe crescere a 162 miliardi di dollari nel 2020, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 19%, secondo Forbes.

3. Robo Global Robotics&Automation ETF (NASDAQ: ROBO)

  • Spese: 0,95% (o $ 95 ogni $ 10.000 investiti)

Come il precedente, anche questo ETF è stato “accusato” negli anni passati di rappresentare un mercato troppo di nicchia. Ma proprio come SKYY, Robo Global Robotics & Automation ha dimostrato che i critici si sono sbagliati, come evidenziato anche dagli 1,4 miliardi di dollari di attività in gestione.

Ancora più importante, ROBO sta fornendo performance molto alte. L’ETF è infatti cresciuto del 36,2% nell’ultimo anno, superando l’Indice Nasdaq-100 di quasi 1.200 punti base.

La domanda di sistemi che sfruttano l’intelligenza artificiale e la robotica in campo sanitaria sono in forte espansione, ma sono anche tra i catalizzatori che potrebbero sostenere la fase rialzista di ROBO per tutto il 2018.

4. iShares Exponential Technologies ETF (NASDAQ: XT)

  • Spese: 0,47% annuali

Questo ETF consente un approccio diversificato alle azioni tecnologiche. Infatti, XT non è limitato al solo settore tecnologico (32%), ma dedica il 30% del suo “peso” anche alle azioni sanitarie.

XT detiene in totale 191 azioni e segue l’indice Morningstar Exponential Technologies. Nessuna delle partecipazioni di questo ETF rappresentano più dell’1,2% del peso dell’ETF, un approccio che aiuta a limitare il rischio.

Ad ogni modo, si tratta di un fondo geograficamente globale, con un’esposizione a circa una dozzina di paesi oltre agli Stati Uniti. L’ETF ha un rendimento del 30,5% annuo.

5. PowerShares S&P SmallCap Information Technology Portfolio (NASDAQ: PSCT)

  • Spese: 0,29% annuo

Le small-cap statunitensi hanno passato periodi davvero difficili negli ultimi anni. Ma se questa tendenza  cambierà l’anno prossimo, puntare su questo ETF potrebbe essere la scelta vincente. Nell’ultimo anno, questo fondo è aumentato del 16,1%: un risultato migliore degli indici riguardanti le società a piccola capitalizzazione, come il Russell 2000 e S & P SmallCap 600 Index.

PSCT detiene 91 titoli, che è un paniere decente per un ETF di piccole dimensioni dedicato ad un settore specifico. Ma le tendenze nella domanda di semiconduttori sono fondamentali per le fortune di questo ETF tech. Società di apparecchiature elettroniche e semiconduttori, infatti, rappresentano oltre il 54% del peso del fondo.

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