Il Fattore Fortuna Negli Investimenti

Vi siete mai chiesti se la fortuna abbia un ruolo importante negli investimenti? Certo, un pizzico di buona sorte è sempre utile nella vita. Tuttavia, non è neanche corretto far riferimento alla sfortuna quando i propri investimenti vanno male, non ammettendo i propri errori così da capire come evitarli in futuro. Secondo molti psicologi e analisti finanziari, il fattore fortuna è probabilmente il criterio più sottovalutato fra gli addetti ai lavori, soprattutto in termini di performance degli investimenti.

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Investimenti e Fortuna: 4 Consigli Utili

Ognuno di noi, nella propria vita, ha bisogno di fortuna. Questo fattore è quasi sempre un elemento determinante in qualsiasi tipo di successo personale. Bisogna tuttavia tenere presente che non bisogna mai imbarcarsi in un’operazione finanziari affidandosi solo alla buona sorte! A questo proposito, vediamo ora quanto conta realmente il fattore fortuna nel trading e alcuni consigli che possono aiutare l’investitore nella gestione dei rischi.

1. Focalizzarsi Sempre Sul Lungo Periodo

Se ci si focalizza sul breve periodo, il fattore fortuna può facilmente mascherare la realtà, facendo credere all’investitore di stare operando con successo. E nel lungo periodo che vengono fuori le reali performance dell’investimento! In un’ottica di lungo periodo, fortuna e sfortuna si annullano a vicenda e ciò che resta è effettivamente il risultato della qualità della strategia applicata. Per fare un esempio più pratico, è possibile che una piccola squadra di calcio riesca a batterne una più blasonata nella partita secca. Ma sarà alla fine del campionato che emergeranno i veri valori.

2. Rimanere Fedeli Alla Propria Strategia

Le strategie d’investimento devono essere elaborate con profonda convinzione ed essere rispettate in maniera coerente e lineare nel tempo. Sono proprio queste convinzioni a permettere di mantenere un posizionamento in controtendenza rispetto al consensus di mercato abbastanza a lungo fino a quando questa previsione si rivelerà corretta. E non è questione di coraggio, ma di dare credito e seguito a convinzioni che hanno fondamenta solide e che consente di resistere pazientemente alla pressione dei mercati, diffidando inoltre da strategie basate sulla casualità.

3. Mai Essere Troppo Fiduciosi

Pensare solamente a far bene nel breve periodo, piuttosto che sull’efficacia delle proprie analisi, può stimolare l’investitore a perseguire la propria strategia, a capire “ciò che ha funzionato”, a credere alle proprie sensazioni, fidandosi quindi sempre più delle proprie intuizioni. E’ sempre la stessa storia: non sono pochi gli investitori che dopo aver “cavalcato” le bolle speculative si sono ritrovati sul lastrico quando queste sono “scoppiate”. Lo stesso discorso vale per quegli investitori che sono riusciti ad evitare pesanti perdite durante il crollo dei mercati alla fine del 2008, in quanto avevano già “previsto” un periodo di recessione a livello mondiale a causa degli enormi debiti accumulati da molte nazioni occidentali. Diciamoci la verità, questi investitori sono stati solo fortunati! Ma è anche molto probabile che questa performance potrebbe aver compromesso la capacità di tornare ad esporsi verso i mercati azionari a partire dal mese di marzo 2009 e di beneficiare del rimbalzo del 70% registrato da questi mercati durante il resto dell’anno.

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