5 Investimenti Alternativi

La parola “investimento” è abbastanza generica. Questo perché oltre ai modi tradizionali di investire il proprio capitale, ne esistono altri poco conosciuti ma che possono generare degli ottimi rendimenti. Con la volatilità del mercato attuale, gli investitori hanno bisogno di più opzioni fra cui scegliere.

Per decenni, i maggiori investitori istituzionali hanno usato investimenti “alternativi” per generare rendimenti più elevati, con meno rischi per il proprio portafoglio. Oggi, la maggior parte di queste strategie e tipologie di attività sono spesso disponibili attraverso fondi comuni di investimento o simili. Ma, come ogni investimento, è necessario prima informarsi. Vediamo ora quali sono alcune delle migliori alternative agli investimenti tradizionali.

 

1. Master Limited Partnership (MLP)

La Master Limited Partnership è un tipo di società in cui gli azionisti, chiamati unit holders, hanno una responsabilità limitata al rischio del capitale mentre l’operatività è condotta da un general partner (quasi sempre una grossa holding del settore) sotto sua piena responsabilità. In pratica, una tipologia sociale simile a quella della nostra accomandita per azioni.

Ciò che le rende interessanti per gli investitori è che negli Stati Uniti le MLP non pagano tasse sul reddito, per cui i dividendi corrisposti agli azionisti sono normalmente piuttosto alti. Quindi, grazie ad una normativa fiscale estremamente favorevole, le MLP normalmente garantiscono un rendimento elevato con possibilità di reinvestimento, automatico e gratuito, dei dividendi trimestrali percepiti al fine di incrementare sia il reddito che il proprio capitale. Inoltre, il trattamento fiscale per gli stranieri non residenti si limita ad una ritenuta secca del 15% sui dividendi, escludendo ogni tassazione del capital gain eventualmente realizzato, sulla base di una autocertificazione rilasciata con il modello W-8BEN che viene fornito direttamente dal broker americano.

2. Fondi Comuni d’Investimento Long Short

Molte persone potrebbero rimanere sorprese dall’apprendere che la più popolare strategia di hedge fund in realtà fu pensata per essere un investimento azionario abbastanza “prudente”.

Questa strategia è chiamata long short: il portafoglio Long è quello in cui il gestore del portafoglio acquista dei titoli ad un prezzo basso ipotizzando che il prezzo salirà; il portafoglio Short è quello in cui il gestore del portafoglio vende allo scoperto (senza detenere i titoli) dei titoli ad un prezzo alto ipotizzando che il prezzo diminuirà, potendo quindi acquistare ad un prezzo più basso. Ovviamente, il trader potrà guadagnare solo se si verificheranno queste condizioni. Oggi, alcuni fondi comuni di alta qualità offrono l’accesso a questa strategia, ma anche tutti i vantaggi dei normali fondi comuni, tra cui la valutazione giornaliera e la liquidità. Caratteristica di questi mercati è quella che dovrebbero sovraperformare in modo significativo sul ribasso.

3. Private Equity

Il private equity è stato per molto tempo l’asset class più performante per i grandi investitori. Ma si tratta di un investimento difficile per quelli comuni.

Il private equity è un’attività finanziaria mediante la quale un investitore istituzionale rileva quote di una società definita target (obiettivo) sia acquisendo azioni esistenti da terzi sia sottoscrivendo azioni di nuova emissione apportando nuovi capitali all’interno della target. Generalmente, i fondi di private equity sono strutturati con particolari architetture societarie specializzate. In America si usano le Limited partnership, simili alla Società in accomandita per azioni della disciplina italiana.

4. Beni Collezionabili

Collezionare memorabilia, automobili e altri oggetti per molti rappresenta solo un hobby, ma possono anche rappresentare un ottimo investimento per il futuro. Ma raramente questi beni possono fruttare qualcosa: primo perché hanno un mercato ristretto, poi non tutti sono rari ed difficile trovare dei compratori. Discorso inverso per quanto riguarda il settore dell’Arte. I beni artistici sono da sempre riconosciuti come riserva di valore in quasi tutte le civiltà e ci sono diversi fondi di alta qualità specializzati in questo mercato. Il trucco è quello di investire dietro a qualcuno che abbia esperienza e che ovviamente sia un vero esperto di arte.

5. Angel Investing

Un angel investor o business angel corrisponde ad un investitore informale nel capitale di rischio di imprese. L’aggettivo “informale” contrappone tale figura agli investitori nel capitale di rischio di tipo “formale”, ossia coloro che adottano un approccio di analisi formale agli investimenti nell’equity, quali i fondi d’investimento chiusi, più propriamente i fondi di venture capital e private equity.

I Business Angel, generalmente, sono ex titolari di impresa, manager in pensione o in attività, liberi professionisti che hanno il gusto della sfida imprenditoriale, il desiderio di poter acquisire parte di una società che operi in un business (spesso innovativo) rischioso ma ad alto rendimento atteso, con l’obiettivo di realizzare nel medio termine, 5-7 anni, delle plusvalenze dalla vendita, parziale o totale, della partecipazione iniziale.

Anche se si tratta di un settore interessante, la percentuale di rischio è abbastanza elevata. Ma le statistiche indicano che gli angel investor possono raggiungere un tasso interno di rendimento superiore al 20%, che è ovviamente molto interessante. Probabilmente il modo migliore per avere un’idea generale di questo business per i nuovi investitori è quello di dare un’occhiata a siti come Gust.com e Angel.co 

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