3 Azioni Italiane Da Comprare In Caso di “Quitaly”

Mentre il mondo sta ancora pensando alla Brexit e alle sue conseguenze, le azioni italiane stanno “bruciando” sempre più il loro valore! I maggiori titoli italiani, rappresentati dall’iShares MSCI Italy Index (ETF), sono sostanzialmente implosi nel corso dell’anno perdendo una percentuale significativa (-19%). A peggiorare le cose c’è una notizia che sta circolando sempre più insistentemente negli ambienti finanziari, riguardante la possibile uscita futura dell’Italia dall’Unione Europea, è stata chiamata “Quitaly“, un gioco di parole composto della parole “quit” (in italiano “lasciare”) e Italy. A sostenerlo fra gli altri è Christopher Wood, capo della strategia azionaria della società di gestione Clsa, che fa capo a un gruppo cinese. L’analisi, esposta durante un briefing a Hong Kong dove il gruppo ha il suo quartier generale, si basa su uno studio del manifatturiero, in cui l’Italia è seconda in Europa, e segue le indiscrezioni della scorsa primavera riportate dal noto magazine inglese Guardian. Lo scenario ipotizzato da Wood (a dir poco pessimista!) è che l’Eurozona arriverà al punto di rottura prima che i negoziati sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea vengano completati. Ed ipotizza che il prossimo Paese ad uscire dalla Ue sia appunto l’Italia. La principale motivazione data dall’analista è perché si tratta di un paese che ha un estremo bisogno di esportare e quindi di poter agire sulla svalutazione della moneta. L’Italia è il secondo maggior Paese manifatturiero d’Europa e la crescita del suo PIL è negativa rispetto a quella del resto dell’Eurozona e del Giappone. Per questo, dice Wood, vorrà tornare alla sua lira per spingere le esportazioni. Quindi, secondo l’analista, il governo di Roma potrebbe lasciare non solo la Ue ma anche l’area Euro. E questo prima ancora che si concludano le trattative con Londra riguardanti il Brexit.

Ma la probabile uscita non riguarda solo l’estremo bisogno di esportare. Il nostro paese dovrà presto votare per il referendum costituzionale e per l’approvazione di alcune riforme che, se avranno esito negativo, potrebbero portare alla caduta del governo Renzi. Gli analisti ipotizzano quindi che con l’attuale premier fuori dai giochi, il nuovo governo (specialmente se a guida 5stelle) potrebbe istituire a breve un referendum per seguire le orme della Gran Bretagna e lasciare l’Unione Europea. E se a queste preoccupazioni aggiungiamo gli anni di stagnazione della crescita, la disoccupazione dilagante e il sistema pensionistico italiano ormai “fallito”, è facile capire perché gli investitori sono abbastanza riluttanti dall’acquistare azioni italiane. Tuttavia, esistono alcuni titoli del nostro paese che potrebbero superare indenni un possibile Quitaly e, anzi, trarre vantaggio da questa situazione.

Luxottica Group SpA (LUX)

Luxottica è un’azienda italiana che produce e commercializza occhiali. È presente in 130 paesi ed è universalmente riconosciuta come la più grande azienda al mondo nella produzione di lenti e montature per occhiali. L’azienda possiede marchi famosi come Ray-Ban, Oakley e Persol, ma produce e commercializza occhiali anche per diversi marchi di fascia alta come Polo, Prada e Coach. Il vero punto di forza di questa società è che possiede una delle più grandi reti di vendita al dettaglio di prodotti di optometria in tutto il mondo. Ma Luxottica ha ampliato il suo modello di business in ogni angolo del pianeta: di conseguenza, oltre l’80% delle sue vendite provengono da paesi extra UE. Forse ancora più importante, i suoi marchi di lusso come Ray-Ban sono in crescita in alcuni paesi asiatici emergenti. Luxottica, in poche parole, sta rapidamente diventando meno dipendente dall’Europa per le sue entrate. Quindi, un’eventuale uscita dell’Italia dalla UE, potrebbe favorire enormemente questa azienda o, quantomeno, non provocarle danni economici significativi.

Eni SpA (E)

Eni ha lo sfortunato piacere del far parte di due gruppi “odiati” dai trader: azioni italiane e produttori di petrolio. Tuttavia, il suo titolo merita di essere tenuto in grande considerazione. Eni è una delle più grandi multinazionali al mondo, ed è attiva in diversi settori: petrolio, gas naturale, petrolchimico, produzione di energia elettrica, ingegneria e costruzioni. La stragrande maggioranza delle sue operazioni sono concentrate in Medio Oriente, mentre altre importanti sono nel Nord Africa (soprattutto in Libia). Queste attività forniscono ad Eni una dose costante di produzione e flussi di cassa operativi su base quotidiana. In tutto questo, il titolo E è diventato negli anni uno dei migliori di Piazza Affari, soprattutto dopo le recenti scoperte di nuovi ed enormi giacimenti petroliferi in Mozambico ed Egitto. Se questa è una buona notizia nel lungo periodo, nel breve i profitti sono stati carenti per Eni a causa della flessione dei prezzi dell’energia. Ma quando questi inizieranno a salire, la società dovrebbe iniziare a vedere un aumento consistente del suo reddito netto. Ad ogni modo, una delle caratteristiche più attraenti del titolo E è sicuramente il suo grande dividendo del 6%.

Ferrari N.V. (RACE)

Oggi forse non esiste un marchio col dna più italiano di Ferrari. Ma come le altre azioni italiane presenti in questo elenco, si tratta di una società che rappresenta una potenza globale, non solo italiana. Le automobili iconiche e di lusso della Ferrari sono vendute oggi in tutto il mondo e pochissime case automobilistiche possono vantare preordini da milioni di dollari esauriti in pochi minuti! Chi acquista una Ferrari, sta acquistando uno status symbol, non solo un lussuoso e sportivo mezzo di trasporto. Tradotto, significa vendite in aumento. Nel corso della sua ultima relazione agli azionisti, è stato annunciato che i guadagni sono aumentati a dismisura grazie soprattutto al boom delle vendite in Asia. Soprattutto in Cina, dove i miliardari continuano ad aumentare ad un ritmo superiore rispetto a qualsiasi altra nazione del pianeta. Questo per gli investitori si traduce in aumento dei profitti a lungo termine. Alla fine, quando si tratta di azioni italiane da comprare, il titolo RACE potrebbe essere uno dei migliori data la sua lunga storia come un simbolo globale di ricchezza.

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