Tron: in cosa consiste

Tron è una piattaforma decentralizzata basata su una blockchain il cui scopo è quello di istituire un sistema di intrattenimento di contenuti digitali gratuito e globale, che consenta la condivisione di contenuti multimediali conveniente e facile. Tron è stata fondata nel Settembre 2017 da un’organizzazione di Singapore, denominata proprio The Tron Foundation. E’ capitanata dal CEO Justin Sun. Nel corso di questo articolo, esploreremo la rete Tron, il modo in cui funziona e la relativa criptovaluta, Tronix (TRX).

 

Tron: elimina gli intermediari

Adoperando una tecnologia peer-to-peer e altre caratteristiche della blockchain, Tron si propone di colmare le lacune fra i creatori dei contenuti e i loro fruitori, eliminando così gli intermediari. Il risultato finale consiste in costi generali ridotti per il consumatore e in un incasso migliorato per il produttore di contenuti attraverso incassi diretti, cosa che offre una situazione vantaggiosa per ambo le parti.

Per meglio spiegare in cosa consiste Tron, facciamo un’analogia con una nota applicazione: Netflix. Si tratta di una piattaforma che opera nei servizi di intrattenimento digitale, offrendo contenuti on-demand. I servizi sono controllati da una singola organizzazione in una modalità centralizzata. E’ necessario iscriversi al servizio e pagare per poter guardare un determinato film, magari prodotto da un gruppo di registi emergenti. Dall’importo da pagare richiesto a chiunque voglia registrarsi alla piattaforma, Netflix otterrà una percentuale per il servizio di hosting offerto e pagherà con il restante importo i produttori. Spesso, la quota maggiore è presa dall’intermediario.

Tron replica questo modello imprenditoriale su una rete blockchain pubblica e funge da deposito decentralizzato che lo rende più efficiente e conveniente dal punto di vista economico. Il suo obiettivo è quello di eliminare l’intermediario, proprio come ha fatto Netflix, consentendo a chiunque di inserire contenuti sulla sua rete basata su una blockchain. Il pubblico può direttamente pagare il creatore del contenuto per aver accesso al contenuto stesso.

Al contempo, la piattaforma aperta e decentralizzata Tron, tenta anche di risolvere una questione importante, ovvero la sfida di poche e potenti multinazionali che controllano Internet e i suoi contenuti, rendendolo un campo equo.

Tron: potenzialità future

Tron è un’ambiziosa iniziativa che ha in serbo potenziali grandi traguardi negli anni a venire.

Il corrente servizio di Tron si chiama Exodus. Si tratta di una piattaforma gratuita adatta ad una distribuzione peer-to-peer e al deposito di contenuti. Exodus non usa al momento la tecnologia blockchain ma usa un particolare sistema di file basato sul web che supporta un sistema di file distribuito. Si prevede che questa fase resti sino al Dicembre 2018.

La fase successiva, chiamata Odyssey, è pianificata per Gennaio 2019. Odyssey, che sfrutterà invece il potere della blockchain, includerà incentivi economici al fine di promuovere la creazione e l’hosting dei contenuti presenti su Tron.

Anziché seguire le modalità tradizionali di tracciatura dei click e delle visualizzazioni dei contenuti, Odyssey intende basare gli incentivi dei produttori su una metodologia che dipenderà dall’interazione degli utenti e sul grado di interesse suscitato dai contenuti. Potrebbe essere collegato ad un sistema di ”mancia” – qualcosa di simile ad una ricompensa basata su quanto positivamente il contenuto sia stato percepito dall’utente.

Immagina di ascoltare un chitarrista che si esibisce su un marciapiede. Ti piace la melodia iniziale e ti avvicini per ascoltare l’intera performance. Una volta terminato lo spettacolo, dai la mancia in relazione a quanto ti sia piaciuto o lo paghi per continuare a suonare. Lo schema di incentivi di Tron potrebbe essere similare a questo meccanismo, mediante il quale hai accesso ai piccoli trailer gratuitamente o con un costo ridotto e dopo di ché, se ti è piaciuta l’anteprima, paghi per il contenuto completo.

Le due prossime fasi, chiamate Great Voyage (pianificata per la metà del 2020) e Apollo (pianificata per metà 2021), si aspetta che consentano ai creatori di contenuti di costruire i loro brand personali, ottenere la possibilità di rilasciare offerta di moneta iniziale (ICO) e anche rilasciare tokens personali. Queste fasi finali di Tron saranno molto simili ad Ethereum.

Sono in previsione anche altre due ulteriori fasi, rispettivamente Star Trek (per il 2023) e Eternity (tardo 2025), nelle quali ai partecipanti sarà consentito di creare la loro piattaforma decentralizzata sia per quanto riguarda il gaming che le previsioni dei mercati, oltre che alla possibilità di raccogliere fondi.

Tron: la criptovaluta Tronix

La rete Tron usa la sua criptovaluta chiamata Tronix (TRX).

E’ possibile acquistare Tronix sugli scambi come Liqui e Binance, scambiandoli con altre criptovalute come ETH o BTC. Al momento non è possibile acquistare con moneta legale.

Tronix può essere usata per i fruitori di contenuti per pagare ciò a cui vogliono accedere. Questa criptovaluta andrà direttamente nel conto del produttore, dove potrà essere scambiata con altre criptovalute o potrà essere usata per pagare servizi blockchain.

Nel Febbraio 2018, TRX ha raggiunto la 15esima posizione sulla lista delle più grandi criptovalute per capitalizzazione di mercato.

Tron: conclusioni

La crescente popolarità di contenuti digitali con la promessa di costi più bassi rende Tron una piattaforma molto promettente. Inoltre, le sue prospettive future sono potenziate dal soldo supporto di ricchi investitori cinesi.

Si ipotizza una futura collaborazione fra Tron e il gruppo Jack Ma-led Alibaba. Sarà senza ombra di dubbio interessante osservare come Tron si evolverà nel corso degli anni e se sarà in grado di non deludere le ampie aspettative.

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