Il Concetto Di Stop Loss e Take Profit

Diciamo subito che l’investitore che opera secondo i canoni dell’analisi tecnica cerca sempre di identificare i trend in atto nel mercato e assecondarli, senza però pretendere di entrare sui minimi e uscire sui massimi!

Tuttavia, l’obiettivo principale è sempre quello di minimizzare i rischi e massimizzare i guadagni: in questo senso, possono venire in aiuto dell’investitore lo stop-loss e il take-profit.

Lo stop loss indica il livello che determina la chiusura della posizione (dando luogo a una perdita, ma salvaguardando comunque l’investitore dal rischio di perdite più pesanti!).

Il take profit, merita invece un discorso a parte. In pratica, si fissa sul grafico un prezzo obiettivo per il titolo: se questo lo raggiungerà si avrà un profitto. In poche parole, si otterrà un ritorno economico senza che la posizione aperta perda quota all’arrivo di un’improvvisa inversione del trend. In generale, impostare un livello di take profit è molto utile soprattutto quando la Borsa si muove con scatti violenti e improvvisi!

Come Impostare I Punti Di Uscita Dal Mercato

Il Concetto Di Stop Loss e Take ProfitImpostare a priori un livello di uscita dal mercato è abbastanza semplice. In pratica, si dovrà inviare un ordine al mercato in base al quale, al raggiungimento della soglia prestabilita, scatterà l’ordine di vendita.

L’applicazione dello stop loss non riguarda tanto l’individuazione del livello sul grafico, quanto l’aspetto psicologico: quando si tratta infatti di monetizzare una perdita, non è sempre facile impostare un particolare livello con la necessaria lucidità.

Altro elemento importante sarà la strategia basata sul controllo delle perdite, chiamata trailing stop-loss. Questo termine sta ad indicare, ad esempio, quando viene fissata una soglia del 7% e si manterrà la posizione aperta fino a che il titolo non perde il 7% rispetto all’ultimo massimo raggiunto.

Quindi, se si compra a 100 e l’azione scende sotto 93, scatterà automaticamente la liquidazione della posizione. Se invece salirà a 110 e poi calerà, lo stop-loss scatterà allora al superamento verso il basso di quota 103. Questa tecnica, spesso utilizzata dagli operatori che hanno sufficiente confidenza con l’analisi tecnica, ma non abbastanza da potersi definire “professionisti”, consentirà di evitare ragionamenti complessi (oltre che di dover spostare continuamente gli stop-loss!!), secondo il principio del “rischio calcolato”.

Ogni broker può garantire lo stop-loss…ma anche no! In questo secondo caso, se i prezzi saltano in corrispondenza del livello stabilito come massima perdita, ci si può trovare nella condizione di chiudere la posizione al prezzo successivo disponibile. Questa situazione, chiamata slippage, in effetti comporterà la monetizzazione di una perdita superiore a quanto stabilito. Se invece lo stop-loss viene garantito dal broker, si eleverà una barriera invalicabile alle perdite potenziali! Ovviamente, in cambio di questo servizio, al broker spetterà un compenso aggiuntivo.

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