Come Investire In Diamanti

I diamanti, si sa, sono i migliori amici delle donne. Ma pochi sanno che non sono solo un bene di lusso venduto in gioielleria, ma vengono utilizzati oggi anche come strumento di investimento.

Come Investire In Diamanti

Investire in diamanti significa scommettere su uno degli strumenti più solidi al mondo. Questo per diversi motivi. Innanzitutto, il mercato dei diamanti non è influenzato da qualsiasi avvenimento socio-politico. Poi, rappresenta un investimento molto sicuro con il valore più alto in rapporto alle sue dimensioni. Senza contare che si tratta di un investimento trasportabile e convertibile in qualunque momento e in qualsiasi parte del mondo.

come investire in diamanti

Il diamante rappresenta un’ottima alternativa per investire nel lungo periodo in quanto l’aumento del suo valore non è speculativo, ma continuativo. Al mondo esistono numerose Borse valori che si occupano della compravendita di diamanti, ma le più importanti sono quella di Anversa, Londra e New York (leggi anche La Borsa Valori: Cosa E’ e Come Funziona).

Una delle fondamentali caratteristiche del diamante da investimento è che il suo aumento di valore non segue la fluttuazione delle valute. I diamanti da investimento si possono vendere in ogni paese del mondo conservando ovunque la stessa stima. Ultimamente, mi capita spesso di sentire e vedere pubblicità che fanno del diamante il miglior “bene rifugio”, senza contare che anche qualche gruppo bancario li propone come tale ai propri clienti. E’ però necessario spiegare e conoscere bene le caratteristiche basilari dei diamanti, assieme ai loro pregi e difetti in ottica investimento.

Come Investire In Diamanti: Quotazione, Valore e Qualità

Innanzitutto, diciamo che il Valore, la Classificazione e il Prezzo dei diamanti vengono stabiliti dalla determinazione delle caratteristiche di qualità: le cosiddette “5C”, simboli validi in tutto il mondo.

  • PESO (Carat) – Il peso del diamante viene espresso in carati. Un carato (ct) corrisponde a 0,200 grammi di peso, mentre la quotazione in borsa avviene in centesimi di carato.
  • COLORE (Color) – Il prezzo dei diamanti dipende anche dal loro colore, che è anche la loro caratteristica più importante. Per i diamanti da investimento vengono prese in considerazione soltanto le prime 5 sfumature.
  • PUREZZA (Clarity) – La caratteristica interna del diamante è sempre la purezza. Secondo le direttive internazionali, la purezza di un diamante può essere stabilita soltanto con un ingrandimento 10 volte maggiore della pietra originale. Per quanto riguarda i diamanti d’investimento, bisognerebbe acquistare solo pietre con un altissimo grado di purezza (cioè quelle che hanno il codice IF).
  • TAGLIO (Cut) – Ogni diamante può essere “tagliato” in forme differenti, ma soltanto il taglio rotondo a brillante con 58 faccette (o 57, se si esclude l’apice) gode di un riconoscimento mondiale: 56 faccette, 8 simmetriche, 24 il padiglione e 32 la corona, + tavola, + apice. Le proporzioni, la levigatura e la simmetria devono possedere un rating di Excellent, Very Good o Good.
  • CERTIFICAZIONE (Certificate) – Tutti i diamanti d’investimento devono essere venduti con un certificato di garanzia riconosciuto in tutto il mondo. Questi vengono valutati anche secondo le direttive internazionali da vari Istituti Gemmologici che ne garantiscono la qualità e sono responsabili per la veridicità delle dichiarazioni riportate sul certificato. Le perizie redatte sono assolutamente neutrali, in quanto questi istituti sono completamente slegati dalla compravendita. Fra i più importanti istituti riconosciuti a livello internazionale, ci sono l’IGI (International Gemmological Institute), HRD (Hoge Raad Voor Diamant di Anversa) e il GIA (Gemmological Istitute of America).

Per quanto riguarda il taglio, sappiate che è una forma d’arte e quindi necessita di parecchia esperienza per essere svolto efficacemente. In base alla qualità del taglio, infatti, si modificherà anche il prezzo. All’aumentare della qualità del taglio, aumenta il prezzo. E viceversa. A livello di investimento occorre necessariamente concentrarsi solo sul taglio “tondo” di qualità “eccellente”. Ad incidere sul prezzo inoltre concorrono la finitura, le proporzioni e la fluorescenza. Nei diamanti da investimento occorre che la fluorescenza sia nulla ed assente.

Nello stabilire il prezzo di un diamante occorre fare riferimento al listino Rapaport. Questo listino esprime i prezzi in dollari americani ($) e per singolo carato, ed è ad uso e consumo dei grossisti. Anche se non è un listino ufficiale, fornisce delle indicazioni generiche sul prezzo e spiega come orientarsi nell’eventuale trattativa.

Come Investire in Diamanti: Vantaggi

Investire in diamanti presenta i seguenti vantaggi:

  1. Il mercato dei diamanti può essere considerato un oligopolio in cui i pochi attori presenti si spartiscono l’intera “torta”. Quindi, le società operanti in questo settore fanno solitamente “cartello” ed agiscono sull’offerta in modo da mantenere alti i prezzi. Quando i prezzi sono in una fase di stagnazione, queste società abbassano l’offerta in modo che il prezzo salga nuovamente.
  2. Sono un bene in fase di esaurimento;
  3. I diamanti sono esenti dalle tasse di successione e di capital gain, anche se all’atto di acquisto si paga l’IVA ( 22%) sul valore intero che non viene recuperato.
  4. Sono un investimento “anonimo” e permettono quindi una certa segretezza finanziaria.
  5. Sono beni facilmente trasportabili e “occultabili”.
  6. Vista la loro durezza, sono difficilmente danneggiabili.
  7. Non passano mai di moda.
  8. Sono accettati e scambiati ovunque.

Come Investire in Diamanti: Svantaggi

Visto quanto detto sopra, potrebbero apparire come un investimento perfetto. Ma non è così. Ecco gli svantaggi a cui è soggetto un investimento in diamanti:

  1. La loro liquidità è decisamente scarsa. Se una persona intende acquistare un diamante, troverà moltissimi venditori disposti ad vendergliene uno. Al contrario, se vuole vendere, gli acquirenti saranno pochi o vorranno acquistarlo ad un prezzo decisamente più basso.
  2. Non esiste l’obbligo di riacquisto per le società che vendono diamanti e le garanzie di riacquisto promesse…..quasi mai verranno attuate!
  3. I diamanti sono commercializzati in dollari, per cui possono essere soggetti al rischio di cambio.
  4. I diamanti non forniscono alcun interesse periodico (come le cedole, i dividendi o gli affitti). Quindi, l’unico eventuale rendimento, sarà necessariamente in funzione della differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rivendita.
  5. Non garantiscono un rendimento reale positivo, ossia non garantiscono un rendimento che sia al riparo dall’inflazione e permetta di conservare il potere di acquisto.
  6. Visto che si tratta di beni al portatore, di piccole dimensioni e quindi facilmente occultabili, se vengono rubati sarà praticamente impossibile ritrovarli.
  7. Nonostante i diamanti vengono valutati da enti neutrali, vi è sempre un certo grado di soggettività nella determinazione del loro prezzo, senza contare che non esistono regole di contrattazione come per le azioni o le obbligazioni.
  8. Nel momento in cui si acquistano diamanti, si è tenuti a pagare l’IVA al 22% che, per un investitore privato, rappresenta un costo che non potrà recuperare al momento della vendita.

Tuttavia, anche se il loro prezzo non sia determinabile in modo oggettivo, le statistiche degli ultimi anni mostrano come il prezzo si sia mantenuto fondamentalmente in crescita. Ciò però non significa necessariamente che i diamanti abbiano sempre protetto l’investitore dall’inflazione ed abbiano quindi permesso di conservare il potere di acquisto come affermano i venditori del settore, che sono sempre molto abili nel dire mezze verità e nel tacere i difetti (leggi anche Come L’Inflazione Influenza il Forex Trading).

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