Forex Trading: 6 Fattori Che Influenzano i Tassi di Cambio

Oltre ai tassi di interesse e l’inflazione, il tasso di cambio è uno dei fattori più importanti del livello (relativo) di salute economica di un paese. I tassi di cambio svolgono infatti un ruolo fondamentale per determinare la capacità commerciale di un paese. Per questo motivo, i tassi di cambio sono tra le misure economiche più monitorate, analizzate e “manipolate” dai governi.

Forex Trading: 6 Fattori Che Influenzano i Tassi di Cambio

L’Importanza dei Tassi di Cambio Nel Forex Trading

Ma i tassi di cambio hanno una certa importanza anche su scala più ridotta: hanno infatti un impatto sul rendimento reale del portafoglio di un investitore. A questo proposito, oggi daremo uno sguardo ad alcune delle principali forze che stanno dietro i movimenti dei tassi di cambio.

Ma prima di esaminare queste forze, dovremmo delineare come i movimenti dei tassi di cambio influenzano i rapporti commerciali di una nazione con le altre nazioni. Una valuta più alta rende le esportazioni di un paese più costose e le importazioni più economiche nei mercati esteri. Al contrario, una valuta più bassa rende le esportazioni di un paese meno costose e le sue importazioni più costose nei mercati esteri. Ci si può aspettare quindi un tasso di cambio più alto per abbassare la bilancia commerciale del paese, mentre un tasso di cambio più basso la farebbe aumentare.

Oggi sono numerosi i fattori che possono influenzare i tassi di cambio, ma tutti sono correlati alle relazioni commerciali tra due paesi. Ricordate però che i tassi di cambio sono relativi e sono espressi come confronto delle valute di due paesi.

Detto questo, eccovi alcune delle principali determinanti del tasso di cambio tra due paesi. Si noti che questi fattori non sono in ordine particolare; come molti aspetti dell’economia, la loro importanza non solo è relativa ma anche soggetta a continui dibattiti fra gli economisti.

1. Differenziali nell’Inflazione

Come regola generale, un paese con un tasso di inflazione costantemente più basso mostra un valore valutario crescente, poiché il suo potere d’acquisto aumenta rispetto alle altre valute. Durante l’ultima metà del 20° secolo, i paesi con bassa inflazione includevano Giappone, Germania e Svizzera, mentre gli Stati Uniti e il Canada raggiunsero una bassa inflazione solo più tardi. I paesi con un’inflazione più elevata generalmente considerano il deprezzamento della loro valuta in relazione alle valute dei loro partner commerciali. Questo, di solito, è anche accompagnato da tassi di interesse più elevati.

2. Differenziali nei Tassi d’Interesse

I tassi di interesse, l’inflazione e i tassi di cambio sono tutti fattori altamente correlati. Manipolando i tassi di interesse, le banche centrali esercitano influenza sia sull’inflazione che sui tassi di cambio, senza contare che la variazione dei tassi d’interesse influisce sull’inflazione e sui valori delle valute. I tassi di interesse più elevati offrono agli istituti di credito un rendimento più elevato rispetto ad altri paesi. Pertanto, i tassi di interesse più elevati attirano capitali stranieri e fanno aumentare il tasso di cambio.

L’impatto di tassi di interesse più elevati è tuttavia mitigato se l’inflazione nel paese è molto più alta rispetto ad altri. Esiste una relazione opposta per la riduzione dei tassi di interesse: ovvero, tassi di interesse più bassi tendono a far diminuire i tassi di cambio.

3. Deficit di Conto Corrente

Nella bilancia dei pagamenti, il conto delle partite correnti o conto corrente, registra le transazioni internazionali in merci e servizi, redditi e trasferimenti unilaterali correnti. Il conto corrente è quindi la bilancia commerciale tra un paese e i suoi partner commerciali, che riflette tutti i pagamenti tra paesi per beni, servizi, interessi e dividendi. Un deficit nel conto corrente mostra che il paese sta spendendo più sul commercio estero di quanto non stia guadagnando, ma anche che sta prendendo a prestito capitali da fonti straniere per cercare di risanare il deficit.

In altre parole, il paese richiede più valuta estera di quella che riceve attraverso le vendite da esportazioni e fornisce più moneta propria di quella richiesta dagli stranieri per i suoi prodotti. L’eccesso di domanda di valuta estera riduce il tasso di cambio del paese fino a quando beni e servizi nazionali sono abbastanza economici per gli stranieri.

4. Debito Pubblico

Ogni paese si impegna spesso in finanziamenti su vasta scala per finanziare progetti del settore pubblico e finanziamenti governativi. Mentre tale attività stimola l’economia domestica, le nazioni con ampi deficit e debiti pubblici sono meno attraenti per gli investitori stranieri. La ragione? Un grosso debito incoraggia l’inflazione e, se questa è elevata, verrà ripagato con denaro “più economico”.

Nel peggiore dei casi, un governo può stampare denaro per pagare parte di un grosso debito, ma aumentare l’offerta di moneta causa inevitabilmente inflazione. Inoltre, se un governo non è in grado di appianare il proprio disavanzo attraverso mezzi interni (vendendo obbligazioni nazionali, aumentando l’offerta di moneta), allora dovrà necessariamente aumentare l’offerta di titoli per la vendita ai paesi esteri, abbassando così i loro prezzi.

Infine, un grande debito potrebbe rivelarsi preoccupante per gli investitori stranieri, se questi ritengono che il paese sarà inadempiente ai propri obblighi. Gli stranieri saranno quindi meno disposti a detenere titoli denominati in quella valuta se il rischio di inadempienza è elevato. Per questo motivo, il rating del debito del paese (come determinato da Moody’s o Standard & Poor’s, ad esempio) rappresenta un fattore determinante del suo tasso di cambio.

5. Termini di Trade

I termini di trade fra due paesi sono legati ai conti correnti e alla bilancia dei pagamenti. Se il prezzo delle esportazioni di un paese aumenta di un tasso superiore a quello delle sue importazioni, i suoi termini di trade migliorano positivamente. E questo porta ad una maggiore domanda per le esportazioni del paese. Ciò, a sua volta, si traduce in un aumento delle entrate dalle esportazioni, che porta ad un aumento della domanda per la valuta del paese (e un aumento del valore della valuta). Se invece il prezzo delle esportazioni aumenta di un tasso inferiore a quello delle sue importazioni, il valore della valuta diminuirà in relazione a quella dei suoi partner commerciali.

6. Stabilità Politica e Performance Economiche

Gli investitori stranieri cercano inevitabilmente paesi stabili con forti risultati economici in cui investire il proprio capitale. Un paese con attributi così positivi attrae quindi maggiori investimenti rispetto ad altri paesi ritenuti più a rischio politico ed economico. Le turbolenze politiche, ad esempio, possono causare una perdita di fiducia in una valuta e un conseguente movimento di capitali nelle valute di paesi più stabili.

Conclusioni

Il tasso di cambio della valuta in cui un portafoglio detiene la maggior parte dei suoi investimenti determina il rendimento reale del portafoglio stesso. Un tasso di cambio in calo, ovviamente, riduce il potere d’acquisto dei redditi e delle plusvalenze derivanti da eventuali rendimenti. Inoltre, il tasso di cambio influenza altri fattori di reddito come i tassi di interesse, l’inflazione e persino le plusvalenze da titoli nazionali.

Mentre i tassi di cambio sono determinati da numerosi fattori complessi che spesso lasciano sconcertati anche gli economisti più esperti, gli investitori dovrebbero avere una certa comprensione di come i valori valutari e i tassi di cambio svolgono un ruolo importante nel tasso di rendimento dei loro investimenti.

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