Come Scegliere Le Azioni Su Cui Investire: Il Metodo Buffett

Chiunque operi in borsa sogna di imitare i più grandi investitori accumulando, proprio come hanno fatto loro, notevoli quantità di denaro.

Di sicuro, il trader/investitore più ammirato,”imitato” e che ha ispirato generazioni di investitori è il grande Warren Buffett, visto i brillanti risultati conseguiti nella sua lunga vita da trader di successo.

Ma qual è il suo segreto? Ovviamente, nessuno potrà mai saperlo. E neanche immaginarlo. Tuttavia, possiamo cercare di seguirne almeno lo stile, così da migliorare le prospettive di lungo periodo del nostro portafoglio. Nelle sue consuete lettere agli azionisti della Berkshire Hathaway, Buffett sottolinea però spesso quali sono i principi ispiratori della sua strategie d’investimento e i criteri che utilizza per determinare se una azienda merita di essere considerata da parte sua. Criteri che rappresentano però solo un primo “step”, visto che poi un eventuale acquisto sarà soggetto ad ulteriori esami e valutazioni.

Come Scegliere Le Azioni Su Cui Investire: Il Metodo Buffett

 

Come Scegliere Le Azioni Su Cui Investire: Il Metodo Buffett

Fondamentalmente, i criteri che Buffett utilizza per una prima “scrematura” delle aziende da prendere in considerazione sono:

  • Grandi volumi di vendita – Anche se non bisogna per forza affidarsi ad aziende a grande capitalizzazione (blue chip), sarebbe opportuno non puntare su aziende troppo piccole, soprattutto perché sono meno stabili e più difficili da analizzare.
  • Importante e provata capacità di generare profitti – Meglio investire in aziende con una provata e storica capacità di produrre profitti. I maggiori investimenti azionari di Buffett sono infatti in Coca Cola e Wells Fargo, aziende con una storia di redditività molto costante nel tempo.
  • Avere un buon ROE (return on equity, ovvero il rendimento del capitale proprio) e pochi debiti – Prima di procedere con l’investimento, bisognerebbe confrontare il ROE dell’azienda in questione con le altre del settore di appartenenza. La situazione ideale prevede inoltre l’assenza di debiti, ma fino a quando le spese per interessi passivi sono basse in relazione ai profitti, le cose vanno bene. Se la società sta però utilizzando i 3/4 del suo reddito per pagare gli interessi sul debito, allora meglio eliminarla dalle “papabili”.
  • Avere un buon management – Per Buffett la qualità del management dell’impresa in questione è uno dei criteri più importanti in assoluto. Anche se non esiste una definizione universale di “buon management), bisognerebbe cercare quei manager che abbiano partecipazioni azionarie importanti nell’azienda e abbiano attenzione alla distribuzione di dividendi e al riacquisto delle azioni dell’azienda in questione.
  • Un business semplice – Come per il buon management, non esiste un definizione univoca per “business semplice”. Ad ogni modo, Buffett preferisce acquistare titoli di aziende poco tecnologiche perché, parole sue, non ne capisce il business! Bisognerebbe quindi concentrarsi su aziende di cui si può capire il business, ovvero di come fanno a guadagnare denaro.
  • Un prezzo di offerta.

Quindi, affinché Buffett prenda in considerazione l’acquisto di un’azione, ogni singolo criterio dovrà essere rispettato. Ma per un investitore individuale, non valgono necessariamente tutti, in quanto tutte le azioni sul mercato hanno già un prezzo di offerta. Ma gli altri 5 possono aiutare chiunque a selezionare le aziende che possono diventare degli ottimi investimenti in chiave futura.

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