4 Criptovalute alternative al Bitcoin

Con i prezzi dei Bitcoin arrivati a 10,000 dollari, gli investitori che hanno scoperto in ritardo il potenziale delle monete digitali, dovrebbero ricercare criptovalute da acquistare alternative.

I prezzi dei Bitcoin hanno scioccato nuovamente il mondo intero, superando questa volta gli 8.000 dollari. In questa fase, potremmo essere di fronte ad un critico punto di svolta. Per quelli che che credono che le criptovalute siano una bolla di sapone, gli attuali prezzi dei Bitcoin costituiscono una perfetta argomentazione. Ma per i sostenitori della moneta digitale, la drastica ascesa dimostra solo la validità del mercato virtuale.

4 Criptovalute alternative al Bitcoin da acquistare

Se le criptovalute fossero state una bolla di sapone, sarebbero già scoppiate. I prezzi del Bitcoin, oggi, rappresentano un notevole rischio. Se ritieni di aver mancato l’occasione di salire sul treno dei Bitcoin, non preoccuparti. Le seguenti criptovalute sono più adeguatamente prezzate e possono avere ritorni maggiori.

 

Criptovalute: Bitcoin Cash

Il 1 Agosto 2017, gli investitori di monete digitali hanno vissuto sulla loro pelle l’hard fork, ossia un cambiamento radicale del protocollo che rende le precedenti transazioni valide (o viceversa). Molti riconoscono in questa data il giorno in cui hanno ricevuto ”soldi gratis”.

Bitcoin Cash nasce come una ramificazione del Bitcoin. Negli ultimi anni, l’enorme popolarità delle criptovalute ha portato al fatto che il token digitale originale non potesse sostenere in maniera soddisfacente il volume delle transazioni. I Bitcoin avrebbero dovuto essere migliorati, ma in quanto piattaforma decentralizzata, questo avrebbe dovuto richiedere il consenso. Questo consenso non arrivò mai, e di conseguenza si creò una nuova piattaforma: Bitcoin Cash.

Bitcoin Cash risolve il problema delle onerose transazioni Bitcoin. A prescindere da quanto vuoi inviare, che sia un dollaro o 1000, la transazione avrà sempre lo stesso costo.
L’altro problema è che la velocità delle transazioni Bitcoin è molto ridotta. Diversi anni fa, le transazioni erano quasi istantanee, adesso non è raro dover aspettare giorni prima che avvenga il pagamento. E’ una cosa snervante, ragion per cui Bitcoin Cash potrebbe realmente sostituire Bitcoin.

Criptovalute: Ethereum

Quando i Bitcoin hanno iniziato ad emergere, i primi sostenitori lo videro come un meccanismo di pagamento alternativo. Questo ovviamente ha catturato l’attenzione di soggetti senza scrupoli, che hanno usato il mezzo con scopi illeciti. Ma cosa succederebbe se una criptovaluta potesse fare molto di più che trasferire una valuta da una parte all’altra? E’ a seguito di questa domanda che entra in gioco Ethereum.

A mettere Ethereum in evidenza è il concetto di contratto intelligente. Questo è simile a tutti gli altri contratti tranne che per una differenza sostanziale: non esiste intermediario. I termini del contratto sono conservati in un registro immutabile. A governare questo processo è quasi interamente l’intelligenza artificiale, di cui le persone si fidano molto di più rispetto all’intelligenza umana.

Siccome Ethereum ha uno scopo più ampio del Bitcoin, possiamo affermare che abbia un maggior potenziale. Le istituzioni finanziarie e le grandi banche stanno analizzando come il blockchain di Ethereum può ridurre i rischi quando ha a che fare con parti inaffidabili.

Comunque, la ragione per cui le persone volgono l’attenzione verso Ethereum è l’allettante punto d’accesso. Attualmente posizionato al secondo posto in termini di valore di mercato, il valore totale di Ethereum è di 35.3 miliardi di dollari. Un valore di mercato di 100 miliardi di dollari non è assurdo considerato il potenzione di questa blockchain.

 

Criptovalute: Litecoin

Il Litecoin è una moneta virtuale peer-to-peer. Il Litecoin è la quarta più grande criptovaluta al mondo per capitalizzazione. Da inizio 2017 ha fatto segnare un incremento di quasi il 5.800%, battendo addirittura la crescita del più blasonato Bitcoin.
Il principale vantaggio del Litecoin è la velocità delle transazioni: in media, le operazioni richiedono infatti due minuti (a fronte di circa 300 minuti per il Bitcoin). Per questo motivo questa criptovaluta potrebbe avere un ruolo chiave nei pagamenti futuri, mentre il Bitcoin è da considerarsi più come una riserva di valore.

Criptovalute: Ripple

Non riteniamo che sia esagerato dire che la maggior parte delle persone che hanno acquistato criptovalute, lo abbia fatto per evitare le banche. Ma allora per quale ragione avrebbe senso acquistare una moneta virtuale come il Ripple  posseduta dalle banche?

Il Ripple è una criptovaluta considerata da molti l’erede naturale del Bitcoin, essendo utilizzata per la trasmissione di denaro a livello globale: la sua blockchain RippleNet è oggi utilizzata da oltre cento banche nel mondo.
Ripple nasce ufficialmente come startup specializzata per utilizzare la tecnologia blockchain del Bitcoin per sviluppare una rete di pagamenti per banche, tramite scambi di asset digitali. Da inizio 2017, questa criptovaluta è aumentata di quasi il 7.000%.

Ad ogni modo, viene da molti considerato non solo un investimento estremamente speculativo, ma anche controverso. Da un lato, le istituzioni finanziarie che lo supportano forniscono notevole sicurezza e credibilità, dall’altro potrebbe trattarsi di una ”trappola da Illuminati” o qualcosa del genere!

 

 

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